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Segretario PD Svizzera

Toni Ricciardi

Dal 28 ottobre del 2019 mi onoro di essere il segretario di questa Federazione.
Sono uno storico delle migrazioni presso l’Università di Ginevra. Ho appena compiuto 41 anni e sono figlio di Rosina, (ex operaia) e di Salvatore (ex muratore). Le mie origini sono irpine, vengo da un pezzo d’Italia che è noto per un triste evento, il terremoto del 1980.
Sono arrivato in Svizzera, a Baar (ZG), nell’agosto del 1978, a soli 8 mesi. Fino ai 4 anni ho vissuto nell’ombra, sono stato anch’io un bambino clandestino.
Nel 1992, dopo aver frequentato le scuole dell’obbligo, i miei decisero che fosse giunto il momento di rientrare in Italia. Mi sono laureato in Scienze Politiche all’Università di Napoli l’Orientale, con una tesi intitolata «L’etica del sacrificio. L’emigrazione nel paese della cioccolata». Già dal titolo, potete immaginare come la mia e la nostra esperienza da migranti abbia segnato tutta la mia esistenza. Più che la fine di un percorso di studi, quella tesi per me ha rappresentato il modo per fare conoscere agli altri un pezzo di storia privata, legata ai miei 14 anni in Svizzera, ma nei fatti collettiva. 
Qualche anno dopo, ho vinto un dottorato di ricerca in storia che si è concluso nel 2010 con una tesi che, ancora una volta, si è occupata di italiane e italiani in Svizzera attraverso la storia di una delle storiche associazioni dell’emigrazione italiana, la Federazione delle Colonie Libere. L’anno dopo ho vinto una borsa di ricerca che mi ha dato la possibilità di arrivare all’Università di Ginevra, di ritrasferirmi in Svizzera e di trasformare un pezzo della mia vita e una passione profonda in una professione.
Da oltre 15 anni perseguo l’intento di raccontare la nostra storia. Se l’Italia è rinata dalle ceneri della seconda guerra mondiale, lo deve soprattutto alla sua emigrazione. È questa una delle motivazioni più grandi che mi spinge nelle mie ricerche.
Ho alle spalle più di vent’anni di militanza politica e oggi sono pronto a gettare il cuore oltre l’ostacolo con l’intento di pretendere la giusta riconoscenza, il ruolo che spetta ad una storia che è stata scritta da voi e che viene scritta oggi dalle nuove mobilità, dalle italiane e dagli italiani che scelgono nuovamente l’Europa.
Toni Ricciardi, è storico delle migrazioni presso l’Università di Ginevra. Codirettore della collana «Gegenwart und Geschichte-Présent et Histoire» (Seismo), è tra i coautori del Rapporto italiani nel mondo della Fondazione Migrantes, del primo Dizionario enciclopedico delle migrazioni italiane nel mondo (Ser, 2014) e membro del comitato editoriale di «Studi Emigrazione». Ha scritto, tra l’altro, Associazionismo ed emigrazione. Storia delle Colonie Libere e degli Italiani in Svizzera (Laterza, 2013), Morire a Mattmark. L’ultima tragedia dell’emigrazione italiana (Donzelli, 2015; Premio «La valigia di cartone 2015») e Marcinelle, 1956. Quando la vita valeva meno del carbone (Donzelli, 2016), L’imperialismo europeo (Corriere della Sera, 2016). Il suo ultimo lavoro è «Breve storia dell’emigrazione italiana in Svizzera. Dall’esodo di massa alle nuove mobilità» (Donzelli, 2018).

www.toniricciardi.it