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“Res Publica” parte della nostra identità

di Lidia Galvano – 

Il 2 giugno è la Festa della Repubblica Italiana, istituita dopo il referendum del 2 giugno 1946. Data storica per gli italiani tutti che segue la fine della guerra e della dittatura, che alla guerra aveva condotto una Nazione ancora debole, alle prese con problemi economici, sociali e identitati che affondavano le loro radici nella millenaria storia di una penisola definita già nel XIV sec. “del mondo la più bella parte” dal Petrarca.
L’Italia era stata la sola Nazione europea ad avere avuto una sua identità storica-culturale prima di tutte le altre nate del Medioevo. Ufficialmente a partire dalla Riforma amministrativa di età Augustea nella quale era assurta a Domina provinciarum, ma tale unità si era già consolidata nei secoli precedenti con la particolarità della legislazione romana fondata, anche se non solo,  sui “foedera” con cui si legavano i territori  della penisola a Roma prima dell’istituzione delle provincie e l’Italia, mai provincia, divenne domina provinciarum: il “rito” delle Laudes Italiae, divenuto con le Georgiche virgiliane un emblema, lo dimostra.
L’immagine  allegorica di una donna con corona “turrita” in cui questa storia si sintetizza ancora, insieme alla stella e alla cornucopia (attributi di riferimento a specifici elementi storico-leggendari) campeggiava sulle schede referendarie, che avevano visto la Repubblica avere la meglio sulla Monarchia, con la partecipazione, per la prima volta, del voto delle donne.nSempre per la prima volta,  a suffragio universale, venne eletta anche l’Assemblea Costituente , che si mise all’opera per redigere, in meno di due anni, la nostra Costituzione.
La festa del 2 giugno, dopo che nel 1977 era stata abrogata come festività e spostata alla  prima domenica di giugno, venne ripristinata dal 2001, con la legge n. 336 del 20 novembre 2000, dopo essere tornata  nel cerimoniale nel 2000 su iniziativa dell’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
Il 2 giugno rappresenta la sintesi di due idee fondanti della Nazione Italia che intraprende un nuovo cammino: riconquistare la propria identità storico-culturale e recuperare i principi di Libertà, Uguaglianza e Fraternità, che pur elaborati nei secoli erano già, in parte, innestati sulle solide fondamenta della Res Publica, che per prima aveva esteso al territorio dalle Alpi al Mediterraneo una lingua e una legislazione unitarie.

L’augurio è che il consapevole orgoglio delle nostre radici dia sempre germogli nuovi atti a rendere la nostra Italia un faro di civiltà e fratellanza.