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Il punto di vista del Cgie rispetto al Covid-19

di Michele Schiavone

Le diverse e graduali limitazioni contenute nelle disposizioni decise dal nostro Governo hanno avuto effetti anche sulle comunità italiane residenti all’estero e sui rapporti tra gli Stati.

Di sostanziale rilevanza risulta il rallentamento delle attività avvenuto nella pubblica amministrazione, in Italia e all’estero, causato anche dalla messa in quarantena di numerosi funzionari. Questa precaria condizione causerà dei ritardi nell’erogazione di servizi all’estero. Siamo in presenza di un vero e proprio sfaldamento sociale ed economico, che si rifletterà e avrà ripercussioni anche nella vita delle nostre comunità all’estero. In questa emergenza le rappresentanze degli italiani all’estero stanno dimostrando, che non sono state istituite per essere un guscio privo di senso, né sono fatte per restare ferme.

La scuola

I finanziamenti agli enti gestori rischiano di essere erogati con gravi ritardi. Sono stati presi contatti con gli uffici V e VII e sono state proposte soluzioni adeguate per tamponare la scarsità di risorse finanziarie degli Enti e delle scuole. In questa situazione gli insegnati di ruolo mancanti difficilmente saranno inviati all’estero e gioco forza alla ripresa della scuola si dovrebbe proseguire con le supplenze. Alcuni insegnanti e dirigenti scolastici sono bloccati in Italia in quarantena. Circolano notizie che le scuole in Europa riprenderanno nel mese di settembre. In molti paesi i dirigenti scolastici e gli enti gestori stanno organizzando lezioni a distanza anche per le scuole italiane, i corsi di italiano inseriti nel curriculum delle locali scuole dell’obbligo e altre fattispecie di corsi di lingua e cultura.

I messaggi degli uffici competenti della DGSP che offrono contributi a una serie di iniziative fissano scadenze perentorie che non potranno essere rispettate per la presentazione delle domande e della documentazione di accompagnamento anche perché gli l’Ufficio V da anni è sottorganico.

Servizi amministrativi

L’INPS, per il Nord e Sud America e i Paesi dell’Est, ha prorogato al mese di agosto l’inizio della campagna per compilazione dei moduli attestanti l’esistenza in vita. I patronati, a differenza degli uffici consolari, continuano ad erogare i servizi in Italia e all’estero, garantendo le aperture degli uffici o assicurando l’assistenza attraverso modalità telematiche e telefoniche.

Coperture sanitarie

In molti paesi le assicurazioni sanitarie sono private e si corre il rischio che molti connazionali siano sprovvisti di cure. Bisognerà provvedere alla tutela dei nostri connazionali con interventi specifici, in particolare degli anziani. Le ambasciate e i consolati dovranno attrezzarsi per censirli e provvedere agli aiuti.

Comunicazione

In questa situazione tanto più continua e diffusa è la comunicazione, tanto più efficaci sono le risposte all’emergenza. Quella del nostro paese a favore delle nostre comunità è limitatissima e circoscritta alle pagine web e Facebook delle ambasciate e dei consolati. Suppliscono i pochi giornali editi all’estero, le radio e i programmi televisivi etnici e i numerosi gruppi dei social media dei privati cittadini, che ovunque riescono a veicolare l’informazione. E’ inderogabile l’assegnazione e l’erogazione dei contributi all’editoria da parte dell’amministrazione presso la Presidenza del consiglio. 

Proposte e interventi sui quali il CGIE si impegnerà a breve e medio termine

  • Costituzione, anche con l’aiuto delle Regioni, di un fondo straordinario per il rientro in Italia dei disoccupati, favorirne il reintegro nel mondo del lavoro e agevolarne il ritorno. Per loro mancano gli ammortizzatori sociali e si potrebbe pensare ad uno strumento simile al reddito d’inserimento.
  • Costituzione, anche con l’aiuto delle Regioni, di un fondo straordinario per gli italiani all’estero in stato di indigenza a causa del corona virus e per l’assistenza agli anziani.
  • Definire un programma di interventi attivi con l’Unione Europea per garantire e tutelare le lavoratrici e i lavoratori comunitari stanziali, che vivono in un paese diverso da quella di nascita, affinché godano degli ammortizzatori sociali in caso di perdita di lavoro a causa della crisi.
  • Definire insieme al Ministero del lavoro un piano di reintegro nella vita lavorativa di chi rientra in Italia per perdita di lavoro.
  • Costituire un ufficio centrale nel MAECI, per promuovere un flusso continuo di informazioni, e potenziare quelle dall’Italia verso l’estero, specifiche per gli italiani all’estero.
  • Istituire nel MAECI un ufficio/unità di riferimento che si occupi di situazioni particolari degli italiani all’estero al di là di quelle di competenza dell’Unità di crisi.
  • Sollecitare i Consolati a usare gli indirizzi di posta elettronica per informare i connazionali su cambiamenti in corso e urgenze da affrontare. Laddove possibile, rafforzare gli uffici con l’assunzione di impiegati con contratti a termine, che lavorino da casa ove le disposizioni locali vietino la presenza fisica negli uffici.
  • Garantire l’erogazione dei servizi consolari indispensabili e la sicurezza sanitaria dei funzionari e degli impiegati assunti in loco.
  • I consolati dovrebbero monitorare l’evoluzione dell’epidemia e coinvolgere i Comites, il CGIE e le associazioni italiane, sollecitandoli a formare gruppi o comitati di sostegno sociale nelle varie realtà.
  • Proroga almeno fino ad agosto della validità dei documenti d’identità in scadenza a marzo.
  • Ufficializzare e sottoscrivere la convenzione sulle prestazioni di servizi MAECI-Patronati, quali soggetti sussidiari, contemplando anche attività di informazione e assistenza in casi di particolare gravità o necessità, come quello che stiamo affrontando.
  • Fiscalità: posticipare e dilazionare la rateazione dell’IMU, TASI, Bolletta energia elettrica e canone TV.
  • Richiesta alla DGSP sulla tempistica delle erogazioni dei contributi (pre-anticipi – anticipi) per evitare ulteriori esposizioni bancarie degli Enti promotori.
  • Risoluzione delle conseguenze dei gravissimi ritardi nell’erogazione dei contributi del 2019 agli Enti gestori, in particolare negli USA (saldi del contributo ordinario ricevuti tra il 26 e il 31 dicembre), dove le leggi locali stabiliscono – e l’Agenzia delle entrate italiana concorda – che i valori di tutti gli assegni emessi in pagamento di fatture e impegni documentati devono essere iscritti nel consultivo nella data in cui l’assegno è stato emesso e non quella in cui è stato incassato.  
  • Formalizzare la proroga della presentazione di preventivi da parte degli Enti promotori per il nuovo anno scolastico.
  • Formalizzare l’autorizzazione dell’Uff. I DGIT delle riunioni ufficiali Skype dei Comites.
  • Rafforzamento dei media per promuovere un’informazione continua e con strumenti adeguati in tutti i continenti;
  • Rivedere il ruolo di Rai Italia che deve fornire trasmissioni dedicate e informazioni non soltanto sulla situazione italiana, ma anche su quella dei Paesi in cui risiedono le nostre comunità, e deve estendere il segnale anche in Europa.
  • Richiedere alla Presidenza del Consiglio un aggiornamento sull’erogazione dei contributi all’editoria italiana per le diverse fattispecie.
  • Richiedere alla DGIT aggiornamenti ufficiali e costanti sulle procedure e i mezzi di rientro dei connazionali costretti a rimpatriare, prevedendo eventuali triangolazioni in uscita da paesi dove gli aeroporti sono chiusi.
  • Favorire un coordinamento dell’Unione europea dei rientri con voli aerei commerciali o di linea dei temporanei, utilizzando un fondo dedicato istituito dall’UE.
  • Garantire più voli per il rientro dei connazionali all’estero, concordando con l’Alitalia (e altre compagnie ove necessario), numero e frequenza dei voli e prezzi fortemente ribassati per voli di soli andata.
  • Evitare la speculazione sui costi dei biglietti aerei in particolare per i viaggiatori che rientrano con l’Alitalia, essendo una società che in questa emergenza svolge un ruolo di servizio pubblico.
  • Inviare una lettera al Presidente del CGIE con la richiesta pressante di dedicare il suo lavoro anche agli italiani all’estero.
  • Richiedere al Presidente del Consiglio o al Presidente della Repubblica un messaggio di solidarietà rivolto a tutti gli italiani all’estero stanziali, visto che fino ad oggi le priorità, nell’emergenza, è stata rivolta a coloro che avevano bisogno di rientrare in Italia.

Il Comitato di presidenza ha deciso di programmare riunioni di orientamento in videoconferenza con tutti i consiglieri del CGIE e a seguire con tutti i Comites per acquisire e condividere notizie specifiche, paese per paese, da trasmettere al Presidente del CGIE e, se necessario al Presidente del Consiglio e ad altri Ministri competenti.